lunedì 5 settembre 2011

La vera illuminazione

L’illuminazione è qualcosa di molto affascinante per chi si trova già sul cammino. A volte pensiamo all’illuminazione come qualcosa che Buddha o Krishna possono servirci dall’alto su di un d’argento. Ci piace credere che se Cristo scendesse e ci baciasse in fronte allora sì, ci potremmo risvegliare. In realtà, l’illuminazione non ha nulla a che vedere con qualsiasi Maestro e neppure con Dio, unico e onnipotente. E’ semplicemente una questione di cambiamento di prospettiva.
Per avere un assaggio di cosa possa essere la vera illuminazione, dobbiamo riuscire a percepire ciò che siamo ora, in tutta sincerità. Ciò che siamo veramente e ciò che ci capita di vedere mentre ci troviamo in questa realtà tridimensionale sono due cose completamente diverse. Chi noi siamo è chi siamo sempre stati, null’altro che un’aspetto di Dio. Quale individualizzazione di Dio, ognuno di noi possiede tutte le caratteristiche immutabili che attribuiamo a Dio stesso. La nostra vera natura può essere descritta da tutte le parole che utilizzeremmo se volessimo descrivere l’illimitato, onnipotente, onnisciente, amorevole creatore dell’universo.
Ma noi non vediamo noi stessi in questo modo. Mentre guardiamo nella foschia dei nostri limitati sistemi di valori e credenze, assegnamo a noi stessi le caratteristiche di ciò che pensiamo di vedere come vera natura del mondo che ci circonda. E ciò che percepiamo come natura del mondo, lo percepiamo in modo errato. Questo perché abbiamo guardato al nostro mondo con gli occhi delle figure d’autorità che ci hanno allevati, non con gli occhi della visione cosmica.
Sembra che esistano due realtà. Una, teorica per la maggior parte di noi, è quella realtà elevata della coscienza di Dio, quello stato di consapevolezza in cui vivono sicuramente gli esseri illuminati. L’altra, che è il mondo "reale" nudo e crudo in cui viviamo, che è la cosa su cui noi concentriamo la nostra attenzione per il novanta percento del tempo. Molti ricercatori spirituali, ortodossi o meno, credono che la capacità di trasportarci da uno stato di coscienza all’altro sia un potere degli esseri illuminati. Neanche per sogno.

da "No time for Karma" di Paxton Robey - cap. 4
http://www.notimeforkarma.it/index.html

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