L’illuminazione
è qualcosa di molto affascinante per chi si trova già
sul cammino. A volte pensiamo all’illuminazione come qualcosa
che Buddha o Krishna possono servirci dall’alto su di un
d’argento. Ci piace credere che se Cristo scendesse e ci
baciasse in fronte allora sì, ci potremmo risvegliare. In
realtà, l’illuminazione non ha nulla a che vedere con
qualsiasi Maestro e neppure con Dio, unico e onnipotente. E’
semplicemente una questione di cambiamento di prospettiva.
Per avere un assaggio
di cosa possa essere la vera illuminazione, dobbiamo riuscire a
percepire ciò che siamo ora, in tutta sincerità. Ciò
che siamo veramente e ciò che ci capita di vedere mentre ci
troviamo in questa realtà tridimensionale sono due cose
completamente diverse. Chi noi siamo è chi siamo sempre stati,
null’altro che un’aspetto di Dio. Quale
individualizzazione di Dio, ognuno di noi possiede tutte le
caratteristiche immutabili che attribuiamo a Dio stesso. La nostra
vera natura può essere descritta da tutte le parole che
utilizzeremmo se volessimo descrivere l’illimitato,
onnipotente, onnisciente, amorevole creatore dell’universo.
Ma noi non vediamo noi
stessi in questo modo. Mentre guardiamo nella foschia dei nostri
limitati sistemi di valori e credenze, assegnamo a noi stessi le
caratteristiche di ciò che pensiamo di vedere come vera natura
del mondo che ci circonda. E ciò che percepiamo come natura
del mondo, lo percepiamo in modo errato. Questo perché abbiamo
guardato al nostro mondo con gli occhi delle figure d’autorità
che ci hanno allevati, non con gli occhi della visione cosmica.
Sembra che esistano
due realtà. Una, teorica per la maggior parte di noi, è
quella realtà elevata della coscienza di Dio, quello stato di
consapevolezza in cui vivono sicuramente gli esseri illuminati.
L’altra, che è il mondo "reale" nudo e crudo
in cui viviamo, che è la cosa su cui noi concentriamo la
nostra attenzione per il novanta percento del tempo. Molti
ricercatori spirituali, ortodossi o meno, credono che la capacità
di trasportarci da uno stato di coscienza all’altro sia un
potere degli esseri illuminati. Neanche per sogno.
da "No time for Karma" di Paxton Robey - cap. 4
http://www.notimeforkarma.it/index.html
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